È la scienza che studia le malocclusioni dentali suggerendo i mezzi terapeutici adatti alla correzione o comunque ad ottenere il compromesso migliore e soprattutto più stabile nel tempo.
Va intesa come la perfetta combinazione tra ortodonzia e l’ortopedia dei mascellari il tutto in stretto rapporto con la chirurgia orto-gnatica e la salute dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare). Il ruolo dell’ortognatodonzia si estrinseca, non solo, nel ripristino della funzione masticatoria, ma anche nella normalizzazione della deglutizione ed ancora della respirazione, nel miglioramento della postura ed infine sull’aspetto estetico il cui risvolto, non va dimenticato assume oggi un significato importante in campo sociale e psicologico.
Ortodonzia è il termine con cui generalmente si identifica la branca dell’odontoiatria che si interessa della diagnosi, prevenzione e terapia dei disallineamenti dentali, dei disturbi di crescita dei mascellari, dei difetti di sviluppo della dentizione.
La dentatura anteriore affollata, diastemi (spazi tra i denti), denti sporgenti o retrusi, con morso profondo o aperto, oltre ad alterare l’estetica del sorriso, influenzano negativamente l’equilibrio della faccia l’armonia del profilo labiale e la postura di tutto il corpo, tanto da spingere molti a rivolgersi alle cure dell’ortodonzista in età adulta.
Un buon risultato del trattamento, il miglioramento dell’estetica generale del viso e del sorriso, una postura corretta, danno sicurezza di sé e disinvoltura nel porsi con il prossimo, migliorando il rapporto con gli altri e quindi una qualità di vita migliore.
In pratica l’ortodonzia consiste sostanzialmente in due tipi di terapie che quasi sempre fanno parte della stessa terapia ortodontica.
Terapia meccanica:
si attua mediante la costruzione di apparecchiature che possono essere divise in:
Che a loro volta si dividono in:
Agli inizi del Novecento negli USA E. Angle, classifica le malocclusioni in base alla posizione relativa dei primi molari permanenti (sesti superiori e inferiori) che si distinguono le malocclusioni in tre classi.
La I Classe dentale è la più rappresentata nella popolazione nord-europea: il primo molare superiore (cuspide mesio-vestibolare) occlude nel solco tra la cuspide mesiale e centrale del primo molare inferiore il canino superiore si incastra dal lato vestibolare tra canino e premolare inferiore.
La II Classe dentale è la più rappresentata nella popolazione indoeuropea dove il baricentro del corpo sta davanti e la mandibola cresce e si sviluppa in posizione distale rispetto al cranio pertanto il molare superiore (cuspide mesio-vestibolare) si incastra tra le creste marginali di secondo premolare e primo molare inferiore.
La III Classe dentale si riscontra prevalentemente nei gruppi umani di origini asiatiche con diverse tipologie e sono associazioni di iper sviluppo mandibolare e iposviluppo mascellare con varie gradazioni di crescita: il primo molare superiore (cuspide mesio-vestibolare) occlude dopo il solco distale del molare inferiore.
Questa è solo una classificazione clinica, ma esistono infinite possibilità intermedie nella popolazione mondiale.
Sempre più adulti ricorrono al trattamento ortodontico per migliorare oltre l?aspetto funzionale anche l’aspetto estetico e la masticazione. Essendo le ossa del massiccio facciale completamente formate, i dei denti possono essere semplicemente allineati.
Nella società attuale l’estetica è molto importante un bel sorriso fa sentire più sicuri dà un’ottima impressione. Con la tecnica dell’ortodonzia invisibile si può avere il sorriso che hai sempre voluto, senza il fastidio o l’imbarazzo del tradizionale apparecchio per denti. È una tecnica recente americana che tramite delle mascherine trasparenti allineana i denti.
Terminata la fase attiva del trattamento è necessario usare un APPARECCHIO per il MANTENIMENTO del risultato raggiunto (contenzione).
È importante spazzolare i denti dopo ogni pasto e spuntino, meglio se con uno spazzolino apposito (spazzolino ortodontico), per rimuovere la placca e residui di cibo che si annidano più facilmente intorno agli attacchi, causando carie e alito cattivo.
Le setole dello spazzolino devono passare sia da sopra che da sotto le apparecchiature ortodontiche brevi movimenti circolari consentono di pulire sia i denti, che gli attacchi ortodontici è preferibile spazzolare anche il bordo gengivale, la superficie masticatoria e la lingua.
Possiamo distinguere due tipi principali di trattamenti ortodontici:
L’ortodonzia intercettiva ha quindi un duplice scopo: quello di correggere il difetto e quello di semplificare eventuali trattamenti che dovranno essere fatti sulla dentatura permanente. In pratica, come suggerisce il nome stesso, l’ortodonzia intercettiva si occupa di “intercettare” le malocclusioni e svolge anche un?importante funzione di prevezione.
Negli ultimi anni l’ortodonzia ha raggiunto traguardi eccellenti anche grazie alla cosiddetta ortodonzia invisibile, che permette di raddrizzare i denti storti con l’aiuto di mascherine trasparenti che esercitano una pressione molto lieve nella direzione voluta, determinando uno spostamento minimo dei denti, non percettibile e dunque non fastidioso per il paziente (gli spostamenti sono dell’ordine di soli 0,25 mm). Le mascherine vengono sostituite ogni 2-5 settimane, man mano che i denti si spostano, fino a che non si raggiunge la posizione desiderata. Gli apparecchi ortodontici invisibili sono indolori, non creano disagi a chi li indossa e sono molto meno evidenti. Grazie all’ortodonzia invisibile anche i pazienti più restii a utilizzare gli apparecchi tradizionali (perché scomodi da portare o esteticamente sgradevoli) possono oggi risolvere il problema dei denti storti e migliorare la qualità della loro salute orale nonché della loro vita in generale.