Gengivectomia la soluzione per problemi odontoiatrici Dott Del Deo
 

Gengivectomia la soluzione per problemi odontoiatrici Dott Del Deo

Febbraio 14, 20200

Quando una gengiva si stacca dal dente forma una sacca patologica chiamata sacca gengivale, la gengivectomia è l’intervento che permette di rimuovere l’infiammazione patologica e fa nuovamente aderire la gengiva al dente.

 

Le gengive gonfie e sanguinanti possono essere sintomo di una malattia cronica come la parodontite o di malattie dentali e, nei casi di infiammazione cronica, può essere necessario ricorrere ad una gengivectomia. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Gengivectomiache cos’è

La gengivectomia è un intervento da effettuare sulla gengiva, quando è cronicamente infiammata, a causa di ascessi infiammatori, parodontite, carie o fratture dentali profonde, per asportarne una parte. La gengiva è un tessuto rosa di tipo molle che fa parte delle mucose della bocca. 

Le gengive circondano i denti e quando sono sane hanno un colorito “rosa corallo” e aderiscono ai denti, ma non perfettamente: si distanziano dai denti per pochi mm e dalla parete del tessuto molle fino al solco gengivale, che è contiguo ai denti e rivestito di un epitelio chiamato Epitelio Sulculare.

Quando le gengive si infiammano cronicamente, abbiamo una distruzione di questo epitelio, con conseguente formazione patologica di una sacca, chiamata sacca gengivale che modifica la forma della gengiva, facendola staccare dal dente e causando problemi che possono andare dall’infiammazione fino alla perdita del dente. Perciò nei casi più gravi occorre l’intervento tempestivo dello specialista con delle metodiche chirurgiche.

Gengivectomiaa cosa serve

La gengivectomia?è una procedura chirurgica da eseguire su questi tessuti molli come “ultima alternativa” in caso di specifiche malattie parodontali, che possono essere trattate solo in questo modo. Un intervento necessario sulla gengiva perchè si è così tanto modificata da dover essere rimodellata al dente o riattaccata al tessuto. 

Solo così possiamo avere una guarigione certa di un eventuale stato infiammatorio: rimuovendo il tessuto compromesso e creando lo spazio necessario affinché la gengiva possa riformare del tessuto sano e riattaccarsi sul dente. 

Se la porzione di gengiva rimossa è importante, il solo tessuto epiteliale rimasto può non bastare alla neoformazione del tessuto sano; in quel caso si può optare per un autotrapianto, prelevando cioè dal palato del paziente una porzione di tessuto mucoso che sarà innestato nella gengiva per formare nuovo tessuto. In questo caso si parla di gengivoplastica.

Gengivectomia come si esegue

L’intervento di gengivectomia è composto da una fase preparatoria e due fasi operative vere e proprie:

  • Nella fase preparatoria, si anestetizza con un anestetico locale l’area interessata.
  • Nella prima fase operativa, l’odontoiatra effettuerà alcune piccole incisioni per rimuovere la porzione di tessuto gengivale interessata: in questa fase il paziente potrà percepire un sapore di sangue, ma sarà un effetto temporaneo.
  • Nella seconda fase operativa, la gengiva è trattata con un impacco chirurgico, una pasta dedicata che sarà apposta sulla zona trattata per proteggere il tessuto gengivale e permettergli di guarire. L’impacco chirurgico si rimuove dopo circa una settimana dalla gengivectomia, ossia durante la prima visita di controllo post-gengivectomia. La guarigione completa dell’area si avrà entro tre mesi, dipende molto dalla quantità di tessuto rimosso, dall’età e dalla storia clinica del paziente.

Dopo l’intervento, il paziente potrà avvertire un certo fastidio nella zona trattata e dovrà seguire alcuni accorgimenti per almeno una settimana, come bere liquidi tiepidi o freddi, assumere alimenti morbidi, seguire una corretta igiene orale evitando di spazzolare con lo spazzolino la zona operata. Quando invece con la prima visita di controllo si rimuoverà l’impacco chirurgico, dovrà seguire le indicazioni su alimentazione e igiene orale dell’odontoiatra o dell’igienista dentale.

L’uso del laser per eseguire una gengivectomia

L’uso del laser odontoiatrico presenta nelle gengivectomie notevoli vantaggi: 

  • permette di intervenire sui tessuti molli della gengiva sterilizzando la zona dove è puntato e senza dover applicare eventuali punti di sutura.
  • Indicato per chi soffre di dentofobia, poiché evita l’uso di trapano ed aghi ed il più dellevolte è indolore.
  • Adattissimo per pazienti diabetici, poiché riduce di molto gonfiore e sanguinamento, accelerando la coagulazione.
  • Permette un recupero più rapido.

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