Alito Cattivo Bimbi Dott. Del Deo
 

Alito cattivo nei bimbi: come controllarlo.

Febbraio 24, 20190

L’alitosi è un disturbo che riguarda una percentuale alta, intorno al 25% della popolazione mondiale, di cui solo però una piccola porzione (il 6%) ne è affetta in maniera cronica.

Il nome alitosi deriva da una combinazione di un termine latino (Halitus) con un suffisso greco (-osis) , la cui traduzione è letteralmente “soffio non sano”.

I problemi di alitosi negli adulti vengono percepiti come un fattore di disagio, ma se insorge in età pediatrica, può essere diagnosticato con ritardo, sia poiché il bimbo non percepisce l’alitosi come un disagio, sia perché può essere sintomo di altre patologie.

Alitosi nei bambini: causa e rimedi

  • L’alitosi nei bambini fino a due anni di vita è un fenomeno fisiologico e transitorio: è collegato infatti alle fasi della dentizione del bambino.
  • L’acetone (o chetosi o acetonemia) è una patologia metabolica che comporta l’esaurimento delle riserve di zucchero nel corpo ed è dovuto a digiuni prolungati, stati febbrili, sforzi eccessivi e consumo di cibi grassi. Qui l’alitosi è un sintomo e la cura per l’acetone è seguire una dieta sana.
  • Le tonsilliti e le infezioni batteriche. Anche qui l’alitosi è un sintomo dovuto alla proliferazione dei batteri, al muco infetto e al pus delle tonsille. Con la guarigione, anche l’alitosi scompare.
  • Problemi intestinali: stitichezza, gastroenteriti o presenza di parassiti causano l’alitosi, poiché i gas intestinali sono eliminati anche tramite la respirazione. Anche in questo caso, ripristinando la normale fisiologia dell’intestino, l’alitosi scompare.
  • Non corretta igiene orale: qui invece l’alitosi è dovuta al fatto che i bimbi lavano i denti poco e male: se la placca si accumula, l’alitosi diventa un sintomo che può aprire la strada a tartaro e carie negli anni successivi.

Perciò dopo aver differenziato una alitosi fisiologica (quella che abbiamo al risveglio o durante i digiuni prolungati) da un alitosi come sintomo di altra patologia ad alitosi cronica (che si manifesta di frequente ed apparentemente senza motivo, anche dopo aver mangiato o essersi lavati i denti), possiamo adottare delle strategie per tenerla sotto controllo.

Alito cattivo nei bambini : rimedi con una corretta igiene orale

Specialmente nei primi anni di vita, è il genitore a doversi occupare della corretta igiene orale dei bambini, seguendo queste semplici regole:

  • Fino ai primi due anni di vita, il cavo orale del bambino va pulito con un guantino di microfibra (utilizzabile già dai tre mesi in poi) o usare una garza sterile imbevuta massaggiando le gengive, le guance, le labbra e la lingua del piccolo. Questo accorgimento, da ripetere dopo l’allattamento al seno o al biberon, serve ad evitare che i residui zuccherini del latte materno possano danneggiare i futuri denti del piccolo.
  • Con l’erudizione dei denti decidui, dovranno essere spazzolati con acqua semplice ed uno spazzolino specifico per quella fascia d’età.
  • Dai due anni in poi, si all’uso di un dentifricio al fluoro che dovrà essere dosato e applicato sulla lingua dal genitore (il quantitativo giusto è quanto le dimensioni di una lenticchia) per spazzolare denti e lingua.
  • Man mano che il bambino crescerà, potrà diventare sempre più autonomo nella sua igiene orale e avrà sempre maggiori strumenti.
  • Fin da piccolo, il bimbo deve abituarsi a vedere periodicamente (una o due volte l’anno) l’odontoiatra e l’igienista dentale, così che crescendo non sviluppi una dentofobia, ma anzi diventi per lui una routine da affrontare a cuor leggero.

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