Malattia parodontale (la vecchia PIORREA)
 

Malattia parodontale (la vecchia PIORREA)

Settembre 29, 20220

La vecchia piorrea (Malattia parodontale) | Studio del Deo


Facciamo un po’ di chiarezza:

Se le tue gengive sono rosse, gonfie e sanguinano facilmente, se ti sembra che uno o più denti si muovano, se hai notato che un dente si è allungato o è ruotato un po’ o uno spazio tra i denti è aumentato, sono i segnali che soffri di malattia parodontale.

Con questi sintomi è necessaria una visita da un parodontologo.

La malattia paradontale si può curare ed il risultato è tanto più efficace quanto più è precoce la cura, per questo conviene, ai primi sintomi, sottoporsi subito ad un controllo.

Un problema paradontologico sottovalutato può diventare molto severo, ed il trascorrere del tempo porta ad uno stadio più avanzato della malattia che,  nella sua fase finale, produce la caduta dei  denti colpiti.

È necessario l’intervento di un parodontologo preparato e scrupoloso nell’eliminare il più possibile la presenza del tartaro che non è altro che un accumulo di depositi minerali che aderiscono fortemente al dente attraverso un processi di mineralizzazione della placca batterica e che non è possibile rimuovere con lo spazzolino.

Fondamentale nel processo curativo è la collaborazione  del paziente che deve pulire i propri denti bene tutti i giorni, aiutandosi  se necessario con apparecchi  come l’idropulsore o il filo interdentale e gli scovolini.

Non è vero, quindi, che si tratta di un processo irreversibile che porta inevitabilmente alla perdita dei denti e al successivo impianto.
È necessario, però,  affidarsi alle cure di uno specialista paradontologo che è in grado d’inquadrare ed affrontare al meglio il tuo problema, perché ogni individuo sviluppa delle caratteristiche proprie, il piano curativo è sempre personalizzato. Solo così è possibile è possibile salvare i tuoi denti, evitando di perderli.

 

Se diagnosticato precocemente il processo è reversibile.

Con il progredire della malattia la possibilità di recupero  diminuisce e  richiede trattamenti più lunghi e complessi.

Il recupero in questi casi è generalmente parziale. Tuttavia, anche nei casi più gravi, oggi, con un adeguato trattamento e soprattutto con un adeguato mantenimento si può stabilizzare e controllare nel tempo la parodontite impedendone la sua progressione rapida e incontrollata.

Al termine della terapia, il paziente deve mantenere il risultato   di salute parodontale ottenuto e questo è possibile con:  visite periodiche di controllo e la pulizia dei denti con attenzione parodontale (aiutandosi  se necessario con apparecchi  come l’idropulsore o il filo interdentale e gli scovolini).

La pulizia dei denti va effettuata ogni 3/4 mesi o ogni 6 mesi e questo intervallo varia da paziente a paziente.

 

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