Che cos’è la carie? Come si forma e, soprattutto, come si cura? La prevenzione è importante ma può succedere che, nonostante si stia attenti, se ne formi una. Ecco come si cura la carie
Che cos’è la carie? Come si forma e, soprattutto, come si cura? La prevenzione è importante ma può succedere che, nonostante si stia attenti, se ne formi una. Ecco come si cura la carie
Una delle patologie più frequenti nell’odontoiatria è la carie dentale e, molto spesso, è anche la più trascurata a causa della paura o dell’imbarazzo dei pazienti verso il dentista. È così che, quando il dolore ci costringe a curarla, ci si trova in una situazione critica che poteva essere risolta con meno fatica e fastidio. Quindi, meglio muoversi sempre per tempo e se si sospetta di avere una carie bisogna subito rivolgersi ad un dentista, che è l’unico capace di curarla.
La carie si presenta tramite dei piccoli fori che si formano sui denti. Comincia, infatti, come un processo distruttivo dei tessuti duri del dente causati dall’azione di alcuni batteri e accumuli di placca e tartaro che li aiutano a proliferare. Molto spesso la carie è irreversibile e i denti più compromessi sono generalmente i molari, i premolari e gli incisivi superiori, ma anche gli spazi interdentali sono a rischio poiché più difficoltosi da pulire in profondità.
I tipi di carie possono essere diversi, abbiamo:
- La carie cronica: non presenta dolore o sensibilità dentale particolare e ha un decorso lento di circa due anni.
- La carie acuta: la carie acuta invece è più aggressiva e ha un decorso molto breve che si evolve in circa sei mesi.
- La carie interdentale: è quella che si forma nello spazio tra i denti, più difficile da pulire.
- La carie secondaria: si presenta quando una carie non è stata curata a dovere e può farsi strada dove c’è già un’otturazione.
E ora, vediamo insieme come si cura la carie.
Come si manifesta la carie dentale
È molto importante saper riconoscere i segni di una carie imminente, cosicché da recarsi subito dal dentista prima che la situazione diventi dolorosa e già molto estesa.
Nelle fasi iniziali, la carie è asintomatica e comincia a manifestarsi solo con un cambiamento di colore dello smalto del dente che presenta macchie leggermente più scure. Man mano, la carie si fa più aggressiva e, se ancora non si riesce a vedere, potrebbe dare segnali già attraverso una la sensibilità dentale o fitte quando si morde qualcosa di caldo, freddo o dolce. Se ancora non si corre ai ripari, la carie progredisce e arriva alla polpa del dente, provocando dolore e creando dei veri e propri buchi nello smalto.
Come si curala carie: i metodi del dentista
Quando una carie comincia a farsi strada nei denti, il dentista è l’unica persona che ci può aiutare. La branca dedicata alla cura delle carie è l’endodonzia e la cura più impiegata è l’otturazione. La cura più adatta per la carie dipende dallo stadio in cui si trova: se la situazione è ancora gestibile basta seguire una semplice terapia, ma per stadi più avanzati sono necessari interventi più invasivi.
Ecco i metodi del dentista per curare la carie:
- Terapia al fluoro: quando la carie è alle sue primissime fasi, si può optare per una terapia al fluoro che può aiutare il dente a ricostruirsi autonomamente. Si tratta di un processo, della durata di tre minuti circa, in cui un gel al fluoro viene applicato sul dente per rafforzare lo smalto. Questa soluzione viene applicata dal dentista direttamente sul dente da trattare oppure tramite una capsula che rilascia il gel.
- Otturazione: questo trattamento si rende necessario quando la carie è ad uno stadio più avanzato ed è già diventata irreversibile. È un intervento di ricostruzione che il dentista svolge in varie fasi. La prima è quella di eliminare la carie con un trapano e forare fino a trovare il tessuto sano, dopodiché si disinfetta e si pulisce la zona. Il foro viene poi riempito con una resina del colore del dente, con della ceramica o con l’argento. L’otturazione può richiedere anche due o tre appuntamenti in base alle dimensioni della carie da curare.
- Inserimento di una corona: nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una carie molto estesa, l’otturazione può non bastare, quindi si opta per l’eliminazione della carie e successivamente la copertura del dente con una corona. L’applicazione di una corona richiede più appuntamenti poiché il dentista deve eliminare la parte lesa del dente, prenderne un’impronta e mandarla dall’odontotecnico che costruirà una corona personalizzata in porcellana, oro o zirconio. Dopodiché il dentista la applicherà sul dente tramite uno speciale cemento.
- Devitalizzazione: quando la carie è talmente estesa da danneggiare la polpa del dente, si procede con la devitalizzazione. In questo caso il dentista distrugge e rimuove la polpa malata, ovviamente anestetizzando la zona, si sigilla la zona del canale con cementi o materiali biocompatibili per tutelare il dente da infezioni.
- Estrazione del dente: se il dente è in condizioni così gravi da essere insalvabile, purtroppo, si procede all’estrazione se non può essere curato con i metodi precedenti.
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