La parola trisma (o trismo) deriva dal greco antico e significa stridere; questa condizione, chiamata anche sindrome miofasciale, indica una contrattura spastica, cioè del tutto involontaria, di alcuni muscoli masticatori della mandibola, chiamati masseteri, che fanno serrare le mascelle in maniera dolorosa.
Questa contrazione è talmente forte da risultare resistente a ogni manovra, perciò chi ne soffre non riesce ad aprire bocca, e se lo spasmo prosegue nel tempo, può dare problemi alla fonazione e all’alimentazione.
Il trisma è un sintomo, ma di cosa?
Contrariamente a quanto si crede, il trisma non è una malattia, ma solo un sintomo causato da più patologie. Vediamo nei paragrafi che seguono quali sono quelli più comuni.
Trisma tetanico
Si dice “tetanico” quando è dovuto all’infezione della tossina del tetano. Il paziente assume anche un ghigno caratteristico, chiamato risus sardonicus. Si tratta di un sintomo su cui il dentista può ben poco, se non sbloccare la mascella. La cura della malattia – il tetano – deve essere affidata ad altri specialisti, ma di solito è coperta dal vaccino obbligatorio del tetano.
Trisma isterico
Si dice “isterico” poichè ha una causa psicologica ed è dovuto all’isteria; in questo caso specifico, non occorrono in prima battuta i farmaci ma l’intervento del terapista (psicologo o psichiatra) per individuare la causa che lo ha innescato.
Trisma irritativo come sintomo di altre malattie
Può presentarsi come effetto collaterale anche in alcune forme di malaria, di ebola, della rabbia, della meningite, della arterite di Horton (una infiammazione autoimmune delle arterie di collo e testa) o collegata ad alcune sindromi neurologiche; ciò dipende se le patologie sopracitate coinvolgono o meno anche il nervo trigemino, nervo del viso responsabile delle espressioni facciali e della apertura e chiusura della mandibola, perciò questo sintomo sarà chiamato trisma irritativo.
In qualche raro caso, può insorgere come effetto collaterale della radioterapia della zona testa-collo o come sintomo di un cancro del cavo orale.
Anche in questo caso, l’odontoiatra può sbloccare la mascella, ma non può impedirne la ricomparsa.
Trisma odontogeno
Se non è collegato a nessuna di queste patologie, allora si può spiegare come un doloroso sintomo di fenomeni infiammatori del cavo orale:
Gengivite: è un’infiammazione della gengiva e nella maggior parte dei casi è una condizione perfettamente reversibile. Tuttavia, se è trascurata, il processo infiammatorio della gengivite può diventare cronico e sfociare in una paradontite.
Paradontite: chiamata anche parodontosi, parodontopatia o piorrea, una malattia dei denti ad eziologia batterica e a patogenesi infiammatoria. L’apparato di sostegno del dente, chiamato parodonto, si infiamma e da dolore. Se non curata tempestivamente, può portare alla caduta del dente.
nel caso in cui insorga come conseguenza temporanea dell’estrazione del terzo molare inferiore o di intervento su dentizione difficile. Di solito è molto meno grave di quello tetanico.
In questi ultimi casi l’odontoiatra può prontamente intervenire sia sul sintomo sia sulle cause scatenanti.
Come si cura?
Il trisma perciò si cura individuando la causa che ne è all’origine. Nel caso del trisma isterico, i farmaci possono poco in prima battuta; in ogni caso di trisma, occorre agire tempestivamente, portando chi ne soffre quanto prima dal medico o al pronto soccorso o dall’odontoiatra: quest’ultimo infatti può somministrare al paziente terapia miorilassante per trisma o per decontrarre i muscoli masticatori, alleviando la sofferenza di chi soffre di trisma irritativo o tetanico e risolvendo anche le cause per il trisma odontogeno. Presso lo Studio Del Deo è possibile intervenire sul trisma attraverso il laser dentale, un innovativa tecnologia che darà da subito sollievo al paziente.
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