Cosa sono i bite? Dott. Del Deo
 

Bite dentale: il ‘morso’ che aiuta a vivere meglio

Ottobre 24, 20180

Apparecchio utile per evitare danni ai denti causati ad esempio dal digrignamento. Possono essere duri o morbidi e l’uso eventuale può essere suggerito dal dentista.

bite (parola inglese che significa «morso») sono apparecchi per i denti che fra le molteplici funzioni hanno principalmente quella di evitare i danni ai denti, come ad esempio quelli causati dal bruxismoper cui non c’è una terapia specifica, ma sono utilizzati degli opportuni dispositivi, detti bite, che possono essere duri o morbidi a seconda delle necessità, che proteggono di notte i denti dall’erosione. Il bite, il più delle volte è trasparente, ed è realizzato con resine, silicone o materiali simili.

In commercio esistono vari tipi di bite, che possono essere creati ad hoc dal professionista o venduti direttamente al pubblico. Per questo motivo i bite sono suddivisi in tre macrocategorie:

  • Rigidi o personalizzati, se questi apparecchi sono creati dal professionista tramite un modello della dentizione ricavato dal soggetto che deve o vuole avere il bite su misura. Per crearlo, il professionista dapprima effettua tramite rilevazione delle impronte delle due arcate dentali (sia la superiore sia la inferiore), poi effettua un test sull’equilibrio sia sulla muscolatura masticatoria sia sulla catena cinetica. Il bite personalizzato è molto indicato per coloro che praticano sport, soprattutto a livelli agonistici,ma ha dei costi più elevati rispetto agli altri.
  • Automodellanti, se questi apparecchi invece sono universali. In questo secondo caso, solitamente si acquistano in farmacia, parafarmacia o centri specializzati (ma possono trovarsi anche sui siti di e-commerce) e dopo l’acquisto devono essere adattati al soggetto che lo userà tramite una procedura descritta sulla confezione dello stesso bite auto modellante.  Di solito si adattano tramite un riscaldamento temporaneo, si ammorbidiscono e si adattano agevolmente ai denti, per poi irrigidirsi una volta raffreddati e mantenere quella forma).Gli apparecchi per l’arcata dentale inferiore correggono difetti come la malocclusione dentale e la postura. I bite più utilizzati però coprono entrambe le arcate.
  • Bite Preformati Anche i bite preformati si trovano in farmacia. Sono fatti con resine e hanno una forma standard, che significa che non si adattano alla conformazione dentale. Prima di acquistarli bisogna valutare bene i rischi: non adattandosi alla forma della bocca del paziente, possono creare nuovi problemi. Per questo si preferisce usare le prime due tipologie di bite rispetto ai preformati.

Chi può usare il bite?

L’uso dei bite non è per tutti, ma è consigliato in chi ha reali problemi dentali e a chi non presenta  disfunzioni articolari o problemi di postura, poiché in questo secondo caso oltre a non essere utile, può diventare anche dannoso. Non ci sono però limiti di età, per cui possono usare il bite sia i bambini sia gli adulti.

Spesso l’uso del bite automodellante non è ad esclusione del rigido, ma il professionista spesso utilizza questo strumento come propedeutico per poter far abituare la bocca del paziente prima di usare un bite personalizzato.

A cosa serve?

Il bite fornito dall’odontoiatra ha una funzione che in primo luogo è diagnostica e poi anche terapeutica: oltre a proteggere lo smalto dall’abrasione, possono anche agevolare il ripristino di un allineamento corretto delle arcate dentali. Infatti svincolando l’occlusione da eventuali precontatti o anomalie delle arcate, permette alla muscolatura masticatoria di rilassarsi, proteggendo l’articolazione mandibolare e contemporaneamente si assiste all’attenuazione o scomparsa dei fastidiosi sintomi che il paziente accusava in precedenza, come cefalee, cervicalgie, vertigini e acufeni. Inoltre ripristina una corretta postura, riducendo il rischio di mal di schiena lombare.

Come si usa il bite?

Il bite dentale serve a di mantenere i denti allineati. Spesso capita però che una volta tolto l’apparecchio, i denti regrediscano alla situazione iniziale, dando una situazione chiamata “recidiva ortodontica”. Per evitarla,  nei primi tempi il bite andrà portato giorno e notte. L’intero processo potrebbe durare anche qualche anno.

In una fase successiva, di solito dopo alcuni mesi, sarà sufficiente il bite dentale notturno, che è formato da una placca morbida che si posiziona  sull’arcata superiore e da sollievo immediato sin dalle prime applicazioni. Alcuni bite specifici, inoltre, possono combattere efficacemente anche gli episodi cronici di russamento.

Il bite dentale per l’articolazione temporo-mandibolare, in questo caso, può avere una conformazione diversa da quello usato contro il bruxismo notturno e si può applicare anche sull’arcata dentale inferiore.

Come si pulisce?

Il bite sta a stretto contatto con la bocca e per una buona igiene orale deve essere pulito spesso: prima di metterlo e appena si toglie. Il modo più efficace è pulirlo con una soluzione di due parti di colluttorio e una di acqua, immergerci all’interno il bite e strofinarlo con uno spazzolino fino a quando non si forma una schiumetta, che indica che l’apparecchio è stato disinfettato.  Poi si sciacqua sotto l’acqua corrente e si ripone nella custodia in plastica. Anche l’igiene dentale dev’essere quotidiana e accurata per prevenire patologie come la piorrea dentale.

Controindicazioni dei bite

Occorre farci l’abitudine: all’inizio potrebbe causare un po’ di nausea che scompare dopo qualche giorno, non appena ci si abitua al bite. I primi tempi potrebbe portare a mal di testa, ma è normale poiché riallinea i denti e riassesta le ossa temporali; anchq in questo caso, il fastidio scompare dopo pochi giorni.

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